Civiltà del Lavoro, n. 6/2014 - page 38

CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2014
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DOSSIER
A UN ANNO
dalla
mia nomina alla presiden-
za del Gruppo lombardo, ri-
cordo bene lo stato d’animo
di quel momento: avevo il
desiderio di coagulare le for-
ze di tante persone specia-
li, come sono i membri del-
la nostra Federazione e del
nostro Gruppo, per sviluppa-
re progetti e percorsi nuovi.
Avevo in mente il concetto
di rete, delle grandi possi-
bilità che essa offre, e della
necessità di attivare le for-
ze di tutti per contribuire –
ciascuno in piccola parte –
per fare cose grandi e corali.
E avevo in mente il tema del
valore diffuso, della possibi-
lità che abbiamo avuto in
tutta la nostra vita di produrre valore per le nostre azien-
de e anche per l’intorno, per la comunità, per i giovani.
Ho condiviso questo desiderio con i miei colleghi, mem-
bri del Consiglio direttivo, e con altri amici, e ne sono na-
ti quattro gruppi di lavoro, che stanno procedendo in di-
verse attività.
Il gruppo Competitività sta analizzando differenti possibi-
lità di mettere in collegamento tra loro il mondo della ri-
cerca e dell’accademia e quello delle imprese che inno-
vano. Esplora il tema della semplificazione, per creare un
ponte tra impresa e pubblica amministrazione.
Anche il gruppo Imprenditorialità si snoda in due capitoli,
uno è un progetto già in fase operativa per la formazione
degli studenti universitari su temi trasversali, utili per il
mondo del lavoro. Il secondo capitolo, sul passaggio ge-
nerazionale, è un progetto che unisce l’analisi dei casi reali
con incontri e progetti di approfondimento per il mondo
dei Cavalieri del Lavoro. Il gruppo Identità ha elaborato un
questionario per i Cavalie-
ri del Lavoro lombardi, uti-
le a indagare l’esistente e a
pianificare alcune attività di
posizionamento. Trasversa-
le ai tre gruppi precedenti
è Comunicazione, che con
Ergonews, il nostro giorna-
le online, supporta il lavo-
ro dei Gruppi. È uno spazio
a disposizione di tutti, sul
quale pubblicare idee, no-
tizie, commenti.
Il workshop Creare valore al
di là del profitto è abbastan-
za diverso dalla consuetudi-
ne e dalle modalità dei Ca-
valieri: innanzitutto perché
è un lavoro “nostro”, che
si è potuto realizzare gra-
zie all’impegno personale
e volontario di tutti i membri del Consiglio.
Al tempo stesso tentiamo di fare qualcosa in più, della
pura rendicontazione del nostro lavoro.
Proviamo a fare un salto in avanti, utilizzando metodi e
processi innovativi, come la gara di idee che stiamo lan-
ciando e di cui sentirete parlare dai nostri amici di Italia
Camp. Soprattutto, stiamo provando a ricreare una con-
nessione tra noi e le generazioni più giovani, una con-
nessione che crediamo sia mancata e manchi in Italia per
molte ragioni, e che invece deve essere recuperata e raf-
forzata. Stiamo vivendo un momento di grande tensione
economica e sociale, e probabilmente questo è proprio il
momento di uscire dagli schemi e ricucire dei fili che ab-
biamo perduto.
Crediamo che si debba continuare a costruire, ricomin-
ciare a condividere le esperienze coi giovani, che pure
hanno molto da insegnarci e ai quali noi abbiamo mol-
to da dare. Crediamo di dover ripartire dalla formazione,
un
ponte
tra chi ha
idee
e chi può
realizzarle
Apertura lavori
Luigi Roth, Presidente Gruppo Lombardo Cavalieri del Lavoro
copertina 1...,28,29,30,31,32,33,34,35,36,37 39,40,41,42,43,44,45,46,47,48,...copertina 4
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