Civiltà del Lavoro, n. 6/2014 - page 43

CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2014
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DOSSIER
ITALIACAMP,
gruppo oggi costituito da un’Associazio-
ne, una Fondazione e una Srl, è nato circa cinque anni fa
all’interno di un contesto universitario – la Luiss Guido Carli
di Roma – andando poi a coinvolgere negli anni, in manie-
ra capillare, oltre 70 università italiane e centri di ricerca.
Merito, probabilmente, dell’approccio innovativo propo-
sto da ItaliaCamp, alla base di quel meccanismo che sia-
mo soliti definire “placement delle idee”, volto a mette-
re in contatto coloro che hanno delle idee innovative con
quanti hanno la forza – economica o politica – di poter-
le realizzare.
Innovazione riscontrabile tanto nella fase di emersione
delle idee, spontanea e libera, in modalità crowd e bot-
tom-up – attraverso la promozione di concorsi nazionali e
UNA
ECONOMIA
DELLE
SOLUZIONI
Fabrizio Sammarco, Amministratore delegato ItaliaCamp srl
giovani, nel vigore degli anni, è diverso da quando la de-
corazione viene data in età avanzata. Nel primo caso è
una sferzata di energia per andare avanti in modo ancor
più determinato, nel secondo, quando si è “grandi”, è una
sorta di meritato riconoscimento per il gran lavoro svolto,
per questo mi pare essenziale guardare alle imprese dei
Cavalieri del Lavoro e focalizzare l’analisi di identità e so-
stenibilità dell’azienda.
Ciò anche perché l’uomo è di per se stesso mortale, men-
tre l’azienda può essere, teoricamente e spesso anche nel-
la realtà, immortale o molto longeva.
Tratterò il tema in modo schematico, in quattro punti:
il primo punto riguarda il concetto di identità: se da
un lato l’identità dei Cavalieri del Lavoro è chiara, ha
una grande tradizione, dall’altro deve continuare a
evolversi, a generare iniziative nuove per riuscire a
esprimersi e – appunto – continuare a creare valore.
Senza essere inquadrata nel passato, ma avere inve-
ce un’influenza sul futuro: i Cavalieri del Lavoro sono
persone attive, che hanno un’influenza sul presente
e sul futuro del Paese;
il secondo punto riguarda la sostenibilità: le azien-
de dei Cavalieri del Lavoro hanno delle caratteristi-
che particolari che le hanno distinte tra le altre, e le
generazioni successive che le porteranno avanti, po-
tranno continuare a distinguersi per gli stessi valori.
Per la trasparenza, per la responsabilità, per – appun-
to – la capacità, con metodi tradizionali o innovativi,
di creare, oltre al profitto, anche valore diffuso e di-
stribuito sul proprio territorio, sulla propria comuni-
tà di riferimento;
il terzo è l’innovazione, che non significa soltanto fa-
re cose nuove, ma significa cambiare i punti di vi-
sta, accrescere la cultura e la conoscenza, condivide-
re esperienze. Il nostro Paese oggi è bloccato: tutti i
Cavalieri del Lavoro, ciascuno a proprio modo, fanno
e hanno fatto qualcosa per farlo crescere, nelle loro
specifiche attività. Per questo è giusto farlo anche co-
me gruppo, e il Gruppo lombardo sta sperimentando
delle strade per innovare;
ultimo punto, la connessione tra generazioni. Nella
partnership con Italia Camp, per la Call for ideas, c’è
anche questo spirito: di scambiare le esperienze dei
Cavalieri del Lavoro con dei ragazzi che – da parte lo-
ro – ci propongono metodi e processi nuovi per rea-
lizzare dei progetti.
Questo è “creare valore”. Ma è anche “creare profitto”, ci
auguriamo. E infine è fare qualcosa di più, ovvero “fare
qualcosa di buono”. A vantaggio di tutti.
call for ideas focalizzate su tematiche specifiche - quan-
to in quella di valorizzazione delle migliori idee (sia di
business, che di policy) utilizzando il barcamp, metodo-
logia di confronto aperto – unconference – proveniente
da Stanford, secondo cui tutti i partecipanti dispongono
di 5 minuti per presentare la propria idea e commenta-
re quelle degli altri.
Quindi al barcamp vengono invitati, da un lato, promotori
di idee, dall’altro, autorevoli rappresentanti delle imprese
e delle istituzioni, per un confronto diretto, focalizzato su
una tematica condivisa.
Alla luce dell’esperienza maturata dal Gruppo ItaliaCamp
nel corso dei 5 anni di attività, in Italia e all’estero – a tal
proposito pensiamo al primo barcamp a Wall Street dello
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