CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2014
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DOSSIER
tra il momento dell’innovazione in un centro di ricerca e
la sua applicazione industriale. Per questo, attraverso Italia
Camp, lanciamo una Call for ideas, richiedendo a Universi-
tà e Centri di ricerca quali siano le tecnologie più promet-
tenti per il futuro, e alle aziende dei Cavalieri del Lavoro
elementi concreti su cui la ricerca potrebbe fare la diffe-
renza dal punto di vista competitivo, creando vantaggi
reali nelle loro aziende. Una giuria di accademici e indu-
striali selezionerà i progetti più significativi e individuerà
le forme per dare loro attuazione concreta (finanziamen-
ti nazionali e europei, contratti privati ecc.). L'obiettivo di
breve termine è quello di realizzare alcuni progetti inno-
vativi, l'obiettivo di medio termine è quello di creare un
ponte permanente tra centri di ricerca e imprese. Per la
semplificazione si adotterà una metodologia analoga. Da
un lato si interrogheranno le imprese sulle procedure bu-
rocratiche che maggiormente ostacolano le vita delle im-
prese, dall'altro la pubblica amministrazione potrà fornire
idee di semplificazione dei propri processi. Le segnalazio-
ni di maggior frequenza e significatività verranno compa-
rate tra loro, per poi essere presentate in contesti istitu-
zionali. La burocrazia è un servizio e dobbiamo ritornare
a farlo diventare un servizio per tutti i cittadini e per le
nostre imprese: con la nostra Call for ideas chiediamo al-
la pubblica amministrazione, ai funzionari pubblici, ai di-
rettori quali siano le loro idee per semplificare il rapporto
con le aziende e nello stesso tempo chiediamo alle nostre
aziende di dire quali siano le cose che ostacolano l’opera-
re quotidiano, e che potrebbero essere superate. Cerche-
remo di incrociare tutte le sollecitazioni e gli spunti che
ci arriveranno, e li presenteremo nei luoghi deputati per
avere delle soluzioni concrete. Ci aspettiamo il contribu-
to di tutti, per la buona riuscita della nostra Call for ideas,
che si concluderà a fine aprile 2015, e che è online come
•
IL TEMA
del passaggio generazionale mi piace e mi
sembra utile nell’ottica del creare valore perché credo che
sia un tema concreto, con il quale la maggioranza dei Ca-
valieri del Lavoro prima o poi si trova a confrontarsi. Ne
parlo anche se non sono un imprenditore, ma un capo
azienda, perché ne ho avuto esperienza diretta: la mia
azienda ha fatto il passaggio generazionale con succes-
so, anche per gli azionisti, quindi posso portare un contri-
buto che spero sia utile.
Il passaggio generazionale non è una cosa semplice, non
si può guardare soltanto nei suoi aspetti tecnici, perché
implica anche un passaggio culturale ed emotivo: se però
si assume come centrale il valore dell’azienda, è un inse-
gnamento importante anche per le generazioni successi-
ve. Il nostro tentativo, quindi, non è di dare soluzioni, ma
di razionalizzare questo tema così delicato e indirizzare le
aziende verso i possibili sbocchi. Per fornire la prospetti-
va migliore, abbiamo pensato di fare una partnership con
AIDAF (Associazione italiana delle aziende famigliari) di
cui è presidente Elena Zambon, anche lei Cavaliere del
Lavoro. AIDAF sostiene la cattedra Alberto Falck di Strate-
gia delle aziende famigliari presso l’Università Bocconi di
Milano, è guidata dal professor Guido Corbetta e rappre-
senta l’unico centro in Italia di formazione specifica e di
elevata qualità sulla rilevanza economica e sociale delle
aziende famigliari.
Secondo una recente ricerca Aidaf In Italia si stima che le
aziende familiari siano circa 784.000 – pari a oltre l’85% del
totale aziende – e pesino in termini di occupazione circa il
70%. Sotto il profilo dell’incidenza delle aziende familiari,
il contesto italiano risulta essere in linea con quello delle
principali economie europee quali Francia (80%), Germa-
SOLUZIONI PER IL
PASSAGGIO
GENERAZIONALE
Franco Moscetti, Amministratore delegato Amplifon Spa, Cavaliere del Lavoro