Civiltà del Lavoro, n. 6/2014 - page 31

CIVILTÀ DEL LAVORO
VI • 2014
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Mi piace qui parlare di futuro partendo dal passato, il mio
passato. La mia storia di imprenditore affonda al genna-
io 1948, quando giovanissimo fondai l’Alfa Wassermann,
oggi un gruppo farmaceutico internazionale.
Mi considero un pioniere: sono stato un pioniere delle
startup, molto prima che questa parola entrasse nel les-
sico quotidiano. Ero al terzo anno di Università a Bologna,
alla facoltà di chimica e biologia.
La mia visione di allora è la stessa che ho maturato oggi:
fare impresa, impresa che dà lavoro, che produce reddito
per poi essere reinvestito. Quando scoprii la mia passio-
ne per la chimica, avrei voluto avere gli strumenti di cui
godono oggi i giovani.
Non mi sono limitato a desiderarlo: per questo è nato il
Giardino delle imprese, che non insegna agli studenti a
restare piegati sui libri sui banchi di scuola inculcando ma-
terie come l’economia e il marketing: viene loro insegna-
to a essere imprenditori innanzitutto delle proprie idee.
Sessanta ore di lezione e 20 insegnanti per stimolare
creatività e idee innovative nei 59 giovani delle scuo-
le superiori che dal 30 giugno 2014 hanno partecipa-
to, nelle Serre dei Giardini Margherita di Bologna, al
Giardino delle Imprese, la scuola informale di cultu-
ra imprenditoriale promossa dal 2013, dalla Fonda-
zione Golinelli.
Di tutti i progetti realizzati durante la scuola estiva dai
ragazzi, chiamati ad ideare in gruppo un’applicazione
per il monitoraggio del sonno, sono stati seleziona-
ti 8 finalisti che hanno presentato i propri lavori il 24
novembre durante l’evento di premiazione all’Arena
del Sole a Bologna.
MOMmut e Zyron sono i progetti che sono risultati vin-
citori e che riceveranno ciascuno un finanziamento di
8 mila euro. I due gruppi di lavoro avranno la possi-
bilità di essere inseriti negli acceleratori del Giardino
delle imprese per altri 6 mesi e di usufruire così dei
servizi di training, tutorship, utilizzo degli spazi e del-
le tecnologie, per realizzare veri e propri esperimenti
di imprenditorialità.
MOMmut è il progetto del gruppo Daydreamers, compo-
sto da 6 ragazzi del Liceo scientifico Paulucci di Calboli
di Forlì che ha progettato una culla iper tecnologica in
grado di capire e segnalare quando il bambino sta per
svegliarsi. Grazie ad una telecamera e a un braccia-
letto hi-tech indossato dal neonato, che saranno col-
legati con lo smartphone dei genitori, sarà possibile
ricevere immagini del proprio bambino che dorme e
mettere in pratica alcuni gesti per cercare di farlo ri-
addormentare. L’altro progetto vincitore è si chiama
Zyron ed è stato ideato dal gruppo sOmnia composto
da quattro ragazzi del Liceo scientifico delle scienze
applicate “Alberghetti” di Imola. Zyron è un braccia-
letto che monitora i parametri biologici del buon son-
no e che comunica con il dispositivo Zyron Home che
invece controlla l'ambiente della propria casa. Il siste-
ma combina due tipi di parametri (ambientali e fisici),
fornendo consigli sullo stile di vita e, connettendosi ai
dispositivi domestici (come ad esempio il termostato
del riscaldamento o apparecchi che emanano suoni o
essenze), sarà in grado di regolare le caratteristiche
dell’ambiente in cui si riposa, per garantire il miglior
sonno possibile.
Chiara Santarelli
Il giardino delle imprese:
i progetti vincitori
Marino Golinelli con i giovani vincitori
copertina 1...,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30 32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,...copertina 4
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