Civiltà del Lavoro, n. 1/2013 - page 23

CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2013
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INCHIESTA
euro (oltre agli 8 del primo
plafond) per investimenti e
153 milioni per l’anticipo dei
crediti della Pubblica am-
ministrazione. Dal 2009 lo
strumento ha finanziato ol-
tre 75.000 imprese per un
finanziamento medio di cir-
ca 150mila euro.
Nella legge di stabilità per
il 2014, il Parlamento ha inserito alcuni emendamenti
che mirano ad ampliare l’operatività della Cassa Deposi-
ti e Prestiti a sostegno delle imprese. In particolare, so-
no state approvate alcune misure che prevedono: l’esten-
sione del perimetro del Plafond Pmi a tutte le imprese,
micro e mid-cap incluse; la facoltà per la Cassa Depositi
e Prestiti di acquistare titoli di cartolarizzazioni aventi a
oggetto crediti verso piccole e medie imprese, in modo
da facilitare la concessione di nuovo credito da parte del-
le banche; la garanzia dello Stato su alcune esposizioni
della Cassa Depositi e Prestiti, permettendole così di im-
piegare le risorse svincolate per ulteriori investimenti e
di sgravare le banche di una parte del rischio-impresa e
dunque dei relativi assorbimenti di capitale.
Negli anni scorsi si è puntato molto sul Fondo di Ga-
ranzia per le piccole e medie imprese. Quali i risulta-
ti raggiunti?
Il Fondo di Garanzia per le Pmi si è rivelato uno strumen-
to importante per il sostegno delle piccole e medie im-
prese, solo nell’ultimo anno circa 70mila imprese ne han-
no beneficiato. L’apporto della garanzia pubblica prevista
con l’intervento del Fondo
si traduce in un beneficio
per le banche in termini di
minore rischiosità dell’in-
vestimento e conseguen-
temente di minore assor-
bimento di capitale ai fini
prudenziali, permettendo
così di liberare risorse per
nuovi finanziamenti. Il Fon-
do prevede, tuttavia, dei limiti di impiego e delle regole
di ingaggio che non consentono di considerarlo alternati-
vo al Plafond della Cassa Depositi e Prestiti. Possiamo dire
che i due strumenti sono tra loro complementari.
Avete creato anche il Fondo Strategico Italiano (Fsi)
per investire in imprese medio grandi particolarmen-
te importanti per la nostra economia e il Fondo Ita-
liano di Investimento (Fii) per le imprese minori: co-
me stanno funzionando?
I due fondi sono nati durante la crisi, quando la generale
carenza di risorse finanziarie del settore pubblico e privato
stava mettendo a repentaglio gli investimenti di imprese
in buone condizioni economico-finanziarie e con prospet-
tive di sviluppo, creando una situazione di vero e proprio
equity crunch. Ma si stanno rivelando strumenti prezio-
si anche a regime, per sostenere la crescita e gli investi-
menti di lungo periodo delle imprese sane e dinamiche.
Oltre a ridurre il costo complessivo dell’onere del debito,
infatti, l’apporto di capitale consente all’impresa di fron-
teggiare eventuali contingenze impreviste e, soprattutto,
di sfruttare le opportunità di crescita interna ed esterna.
»
DAL 2009 AL 2012,
ATTRAVERSO IL PLAFOND
PMI, SONO STATI EROGATI
ALLE BANCHE 8 MILIARDI
DI EURO PER FINANZIARE
75MILA IMPRESE
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