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CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2013
INTERVISTA
In generale, credo che l’agricoltura possa ancora dare un
contributo importante all’economia del Paese, sia in ter-
mini di occupazione che di maggiore fiducia ai territori. Il
Salento, poi, a mio avviso è ricco di aziende agricole mol-
to valide e la nomina a Cavaliere del Lavoro mi ha con-
sentito di portare nuovamente l’attenzione su questa ter-
ra, di cui sono molto orgoglioso.
Ha mai pensato di creare una propria etichetta di vini?
Credo che riuscire a dedicarsi bene a tutto, specie sui gran-
di volumi, sia molto difficile. Per questo motivo ho scelto
di privilegiare la produzione e lavoro con aziende loca-
li di imbottigliamento, tutte molto attive sia sul mercato
domestico che sull’export. In particolare, con il Consorzio
Produttori Vini di Manduria, che ha rilanciato il Primitivo,
la Cantina Sociale di San Marzano di San Giuseppe e l’a-
zienda vinicola Cantele di Guagnano, che recentemente
ha partecipato a un’importante fiera del settore in Cina.
Penso di proseguire in questa direzione, mantenendo ele-
vato lo standard tecnologico della mia azienda e quindi
rinnovando continuamente gli impianti.
•
Rispetto a quando ha cominciato, come è cambiato il
mestiere dell’agricoltore?
Sono finite le rendite di posizione e oggi bisogna essere
veramente imprenditori per andare avanti. Occorre pre-
stare molta attenzione alle richieste del mercato, qua-
si anticiparle se possibile. Ad esempio, negli anni scorsi
si è assistito a un ritorno in auge dei vitigni autoctoni e
per questo abbiamo puntato sul primitivo, il negramaro
e l’aglianico. Adesso, invece, sembra ci si stia orientando
su una via di mezzo fra gli autoctoni e gli internazionali.
Oggi sempre più giovani scelgono di dedicarsi alla
terra. Come lo spiega?
È vero, è un fenomeno che constato anche io e credo di-
penda essenzialmente da due ragioni. La prima è che i
giovani oggi hanno una sensibilità maggiore verso l’am-
biente rispetto alle generazioni precedenti; la seconda è
che quello dell’agricoltore è un mestiere che offre ancora
la possibilità di emergere e di ottenere grandi soddisfazio-
ni personali, a patto ovviamente di impegnarsi e di riusci-
re a gestire le numerose responsabilità cui si va incontro.