Civiltà del Lavoro, n. 1/2013 - page 55

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CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2013
L’obiettivo è studiare nuovi metodi di coltivazione e nuo-
ve cure per le malattie delle piante, motivo per cui abbia-
mo creato in azienda un laboratorio di analisi all’avanguar-
dia nel quale lavorano molti laureandi e giovani laureati.
Richieste curiose a cui ha dovuto fare fronte. C’è qual-
che episodio che può raccontare?
Una volta abbiamo dovuto caricare in una notte due ae-
rei cargo con palme alte fino a 15 metri, destinate ad un
meeting internazionale di un paese nord–africano.
A parte situazioni di emergenza come questa, siamo sta-
ti fornitori per il matrimonio del principe Alberto di Mo-
naco, per il Museo del Louvre e tra i nostri clienti abituali
vi è la famiglia reale di Giordania.
Come vengono scelti gli addobbi floreali per gran-
di eventi come le Olimpiadi o l’Expo, di cui lei è sta-
to fornitore?
Generalmente circa 8 o 9 mesi prima dell’evento riceviamo
in azienda importanti architetti paesaggisti, che insieme al
loro staff visionano e selezionano le piante da utilizzare.
Mi fa sempre piacere poter far parlare della Sicilia in que-
ste grandi occasioni.
Fortunatamente i miei figli lavorano con me: Michele, lau-
reato in Scienze agrarie, cura l’aspetto scientifico-biologico,
legato alla riproduzione delle piante; Mario, che ha stu-
diato economia, si occupa del marketing.
Da febbraio a giugno per noi è il periodo clou, perché con
la fioritura arrivano in azienda grossisti da tutto il mondo
per fare gli ordini per la stagione.
La sua azienda conduce anche un’intensa attività di
ricerca. Quali sono i risultati più recenti?
Dopo anni di lavoro abbiamo ottenuto il brevetto per la
nuova selezione varietale della “Eugenia Etna Fire”, una
specie arbustiva sempreverde caratterizzata da fogliame
rosso che accentua la propria colorazione durante l'in-
verno e che abbiamo presentato al pubblico, con gran-
de soddisfazione, in occasione della Fiera Internazionale
delle Piante di Essen, in Germania, il più importante ap-
puntamento mondiale nel settore del giardinaggio. Sia-
mo inoltre l’azienda capofila di un progetto Pon (Progetto
operativo nazionale finanziato attraverso i fondi strutturali
europei, ndr), stipulato con il Miur e condotto in collabora-
zione le Università di Catania, Bari, Napoli e il Consiglio per
la ricerca e la sperimentazione in agricoltura di Palermo.
INTERVISTA
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