Civiltà del Lavoro, n. 6/2014 - page 27

CIVILTÀ DEL LAVORO
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un elemento però ci appare chiaro: ci attende un mon-
do multipolare, in evoluzione continua, pieno di momen-
ti di rottura e contrasti, come anche dimostrano gli ultimi
episodi che ci arrivano dal mondo. Al contempo, però, le
opportunità si amplificano ed è nostro compito aiutare i
giovani a coglierle perché solo ragazzi culturalmente pre-
parati potranno affrontare il mondo globale a testa alta,
senza timori e con responsabilità.
Dobbiamo dare loro fiducia, prepararli all’imprevedibile
come a una opportunità, abituarli a vivere in un caos pre-
vedibile, come ha raccontato Taleb nella sua intensa lec-
tio magistralis. Dobbiamo puntare sulla creatività e sulla
voglia di cambiamento dei giovani: e proprio questa vo-
glia è centrale nel Giardino delle imprese, dove i ragazzi
possono cominciare a sperimentare una cultura del fare.
Ma sappiamo bene che il solo fare, inconsapevole, non è
sufficiente: dobbiamo anche avere chiara quale sia la di-
rezione di marcia, la strada da imboccare per costruire un
futuro che contempli ancora, nel proprio fondamento, una
ritrovata fiducia nell’uomo e nella sua dignità.
Non possiamo entrare in una nuova storia che sta innan-
zi a noi a occhi chiusi.
Un agire frenetico e cieco non ci porterà sviluppo e feli-
cità: è dunque necessario, per costruire un futuro consa-
pevole, conoscere per poter progredire.
Trust Eureka: la cassaforte di cristallo
Lo strumento operativo che ci consente di agire è il Trust
Eureka, che io amo definire “cassaforte di cristallo”. Si trat-
ta di un istituto indipendente, nato nei paesi anglosasso-
ni per garantire una gestione trasparente del patrimonio
per i soli obiettivi preposti per cui nasce.
Le più importanti charity e le più grandi università del
mondo lo utilizzano proprio perché consente di attrarre
fondi privati e donazioni di singoli cittadini garantendone
in questo modo la destinazione.
Non nego che stiamo lavorando affinché entri nuova lin-
fa dentro il Trust, il cui primo atto, il Giardino delle im-
prese appunto, è un vero e proprio un atto di fiducia nel
coraggio, nella creatività, nella curiosità e nella passio-
ne dei giovani.
Le tappe verso l’impresa
La prima edizione del Giardino delle imprese, che ha de-
buttato nell’estate 2014, ha da poco dato i suoi frutti.
Sono stati 59 i ragazzi che hanno partecipato ai corsi del
primo anno, chiamati a ideare un’applicazione per il mo-
nitoraggio del sonno per migliorare la vita dei cittadini
nelle Smart Cities. A fine novembre 2014, invece, sono
stati premiati i due progetti che ora entreranno negli ac-
celeratori del Giardino delle imprese per essere sviluppa-
ti concretamente in questi mesi.
La seconda edizione del Giardino delle imprese si terrà
dal 2 al 10 luglio 2015, a Bologna. Oltre ai partner che fi-
no a qui hanno sostenuto Eureka Trust (H-Farm Ventures,
Comune di Bologna, Ufficio Scolastico Regionale Emilia-
Romagna, Fondazione Golinelli), la nuova edizione sarà
supportata da Unindustria Bologna, che darà il suo con-
tributo non solo dal punto di vista economico ma anche
in termini di competenze e co-progettazione.
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“IL GIARDINO DELLE
IMPRESE” UNA INIZIATIVA
PER PROMUOVERE LA
CULTURA IMPRENDITORIALE
FRA GLI STUDENTI. HA
DEBUTTATO LA SCORSA
ESTATE E I DUE PROGETTI
VINCITORI SARANNO
SVILUPPATI IN QUESTI MESI
Marino Golinelli
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