CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2014
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INCHIESTA
L'ITALIA
È IL MAGGIOR
BENEFICIARIO DELLA
BEI
denze, oltre l’expertise tecnica di chi finanzia progetti in
Europa da quasi 60 anni.
Qualche cifra sulla vostra operatività in Italia?
L’Italia è storicamente il principale prenditore di finanza
Bei. Nel corso del 2014 il gruppo Bei ha fornito all’Italia
11,4 miliardi di nuovi prestiti, con un aumento del 4% ri-
spetto all’anno precedente. Di questi, 10,9 dalla Bei; ol-
tre 500 milioni dal controllato Fondo europeo per gli in-
vestimenti, il Fei, che opera nei settori delle garanzie, del
venture capitale e del private equity per le pmi. Il valore
totale degli investimenti attivati grazie ai nostri prestiti è
stato nel solo 2014 di oltre 27 miliardi.
Lo stock totale degli impieghi, al 31 dicembre dello scorso
anno, era di 67,3 miliardi. Ancora due cifre: dallo scoppio
della crisi nel 2008 l’Italia ha ricevuto 63 miliardi di nuovi
Quali sono i compiti della Bei?
La Banca europea per gli investimenti è una istituzione
nata con il Trattato di Roma del 1957 istitutivo dell’Unione
europea. E della Ue la Bei è il braccio finanziario a medio
lungo termine per tutti quei progetti validi e sostenibili
nel settore delle infrastrutture e dei trasporti, dell’energia
e della lotta al cambiamento climatico, del capitale uma-
no e dell’innovazione, e per finire delle piccole e medie
imprese. Raccogliamo i fondi necessari per la nostra atti-
vità sui mercati internazionali dei capitali e prestiamo a
imprese, enti locali e intermediari finanziari.
Grazie al rating tripla A di cui godiamo, possiamo racco-
gliere a condizioni favorevoli. Poiché non abbiamo il fi-
ne del profitto ma siamo una istituzione “policy driven”,
siamo in grado di offrire ai beneficiari dei nostri prestiti
condizioni finanziarie favorevoli in termini di tassi e sca-
Dallo scoppio della crisi nel 2008 ha ricevuto 63 miliardi di nuovi prestiti. Dario Scannapieco vice
presidente Bei sottolinea però che per essere attrattivo per gli investimenti il nostro paese
deve migliorare il funzionamento di settori quali la giustizia, la burocrazia e la scuola.