Civiltà del Lavoro, n. 2/2015 - page 36

CIVILTÀ DEL LAVORO
II - 2015
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FOCUS
Dal punto di vista tecnico la chiave di volta è stata il con-
trollo dei metodi di sintesi, assemblaggio e misura di ato-
mi e molecole su scala atomica. La comprensione di ciò
è oggi alla base di una rivoluzione culturale che sta per-
vadendo ogni aspetto della nostra vita e definendo il fu-
turo della nostra civiltà: la rivoluzione nanotecnologica.
La nanotecnologia è l’insieme di metodologie mirate al
controllo della materia sulla scala del nanometro (miliar-
desimo di metro).
In cosa consiste l’innovazione derivante dalle nano-
tecnologie?
La forza trainante della rivoluzione nanotecnologica deri-
va dal fatto che gli scienziati hanno iniziato a uniformare
Da dove nasce l’idea di rivoluzione tecnologica che
sta alla base delle nanotecnologie?
Dai mattoncini fondamentali che costituiscono la biodiver-
sità del mondo che ci circonda. Madre natura ha a disposi-
zione circa cento tipi di atomi per costruire tutto quello che
conosciamo: tra questi sono sufficienti solo sei elementi
per identificare quell’evoluzione che è riuscita a differen-
ziare tutti gli organismi viventi e tutti i materiali organici.
La spiegazione delle infinite diversità e varietà che Ma-
dre natura ci propone consiste quindi nell’architettura e
non negli elementi stessi. Questo significa che l’evoluzio-
ne ha selezionato nel tempo le architetture migliori per il
nostro ambiente. E in particolare quelle energeticamente
e funzionalmente più efficienti.
QUANDO LA
RICERCA
CONTAMINA
IL
MANIFATTURIERO
In questa intervista il direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Roberto
Cingolani, spiega i progressi raggiunti nel settore delle nanotecnologie e quali potrebbero
essere le applicazioni nell’industria. A patto che la ricerca di base, quella tecnologica e il mondo
delle imprese collaborino con costanza.
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