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CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2013
gna, dove si trova la nostra sede. Oggi abbiamo mille
dipendenti, ma nel 1974, quando mio padre Massimo
fondò l’azienda, i dipendenti erano appena cinque, dieci
persone, che per l’epoca erano anche tante.
Mio padre però sapeva che non era una follia quel-
la di mettere insieme un gruppo di persone per creare
un’impresa, perché era consapevole di poter contare su
un buon indotto: se serviva un software, un libretto di
istruzioni, un consiglio su come rendere migliore un’a-
stucciatrice, si sapeva a chi rivolgersi.
Questo know how tutto emiliano ha aiutato Marchesini
Group a nascere e a crescere e anche oggi, senza l’in-
dotto che crea i pezzi delle macchine per il packaging,
questa azienda non sarebbe la stessa.
In un’intervista ha detto: “Noi vogliamo essere per i
nostri clienti quelli che fanno le cose difficili”. È que-
sta la filosofia di Marchesini Group?
Purtroppo sì. Dico “purtroppo” perché è molto più diffici-
le creare macchine pensate appositamente per i singoli
clienti, piuttosto che macchine standardizzate.
Noi partiamo da un presupposto: che nel mercato dei far-
maci, quello in cui lavoriamo, c’è un’alta variabilità nelle
richieste dei clienti.
Oggi può servire un tipo di blister, domani magari la for-
ma di quel blister va cambiata. Questo mondo si muove
velocemente, massificare la produzione sarebbe un er-
rore. Le nostre macchine sono come dei vestiti, fatte su
misura, pensate sulla base di quello che chiede il cliente.
Quali sono state le principali innovazioni che hanno
accelerato la crescita dell’azienda?
Si tratta di innovazioni a livello organizzativo e tecnico.
A livello organizzativo, ci sono state nel corso degli anni
acquisizioni e accordi di partnership con aziende comple-
mentari del settore, che ci hanno permesso di far fronte
all’intero processo di confezionamento, da monte a valle,
per le industrie farmaceutica e cosmetica.
A livello tecnico c’è stata una massiccia introduzione nel
processo produttivo di robotica ed elettronica, che ci ha
permesso di essere al passo con i tempi. E spesso di es-
sere davanti agli altri.
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INTERVISTA