Civiltà del Lavoro, n. 1/2013 - page 70

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CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2013
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Gaetano Miccichè
Credito – Milano
CREDITO
ALLO SVILUPPO
Il suo percorso professionale le ha consentito di os-
servare la realtà dell’industria italiana da due punti
di vista, quello del manager d’azienda e quello del
banchiere. Qual è la sua visione complessiva oggi?
L’Italia ha perso in questi ultimi anni il 9% del Pil, abbia-
mo ancora un debito pubblico rilevantissimo e il dato sulla
disoccupazione ha toccato il 12,5%. Per invertire la rotta
occorre individuare le priorità e agire rapidamente. Quan-
do le risorse a disposizione sono limitate, bisogna innan-
zitutto fare delle scelte, talvolta anche difficili, puntando
su investimenti mirati. Solo così saremo in grado di trarre
dalle capacità e potenzialità di cui questo Paese dispone
in gran numero, l’energia e la forza per uscire dalla crisi.
Nel corso della mia esperienza di banchiere mi sono ispi-
rato alla lezione di Raffaele Mattioli, focalizzando la mia
attenzione sulla risoluzione dei problemi reali delle im-
prese. Il tema cruciale, sul quale si basa la mia riflessione,
riguarda lo sviluppo strutturale delle nostre aziende. Ne-
gli ultimi decenni il sistema economico italiano ha infatti
mancato l’occasione storica di avviare un processo organi-
co di sviluppo di grandi gruppi industriali. Oggi dobbiamo
iniziare a modificare un leit motiv tipicamente italiano:
“piccolo è bello”. Senza dubbio esistono delle straordina-
rie eccellenze fra le nostre Pmi, ma è altrettanto vero che
per competere sui mercati internazionali occorre sempre
di più dotarsi di strumenti specifici, quali investimenti in
ricerca, innovazione di prodotto, capacità distributiva. Tut-
ti elementi che presuppongono un’adeguata dimensione.
Nel 2012 Banca IMI si è confermata prima banca d’in-
vestimento in Italia nel comparto M&A per numero di
acquisizioni. Nell’attuale congiuntura economica queste
operazioni presentano criticità particolari?
Dopo un biennio complesso l’M&A in Italia registra oggi un
trend in recupero, che comprende nuove operazioni di svi-
luppo, restructuring e cessioni di asset. Anche quest’anno
Banca IMI si sta confermando leader nel “merger and ac-
quisition”, sia per numero di transazioni completate (29),
È amministratore delegato di Banca IMI dal 2007
e direttore generale del Gruppo Intesa Sanpaolo
dal 2010. Dopo una carriera manageriale nella fi-
nanza d’impresa ha sviluppato la banca di inve-
stimento del Gruppo Intesa Sanpaolo sui principali
mercati finanziari nazionali e internazionali. Oggi,
negli uffici di Milano, Londra e New York, operano
700 professionisti.
INTERVISTA
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