Civiltà del Lavoro, n. 1/2013 - page 71

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CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2013
A un giovane interessato a intraprendere una carriera
di alto profilo nel settore bancario, quali doti e requi-
siti non possono mancare?
Ritengo, al di là della formazione, che sia altrettanto ne-
cessario avere un approccio curioso verso i cambiamenti,
la ricerca del confronto, la cultura del fare e del decidere,
il concetto basilare del ‘noi’ e il valore del team, non so-
lo quello dei singoli.
Sottolineerei, in particolare, l’attitudine ad agire, la capa-
cità di mettere in pratica concretamente le proprie idee.
Oggi, infatti, è la mancanza di coraggio a rappresentare,
sempre di più, il pericolo maggiore, il freno alla crescita
del nostro Paese. Sono del resto questi gli aspetti irrinun-
ciabili e indispensabili che cerco di applicare nel mio lavo-
ro quotidiano e che ritengo fondamentali per raggiungere
con soddisfazione nel corso della propria vita professionale
gli obiettivi prefissati; indipendentemente che ciò avven-
ga in una banca, in un’im-
presa, nella pubblica am-
ministrazione o nel privato.
Nonostante gli impegni
lavorativi, ha il tempo di
coltivare qualche passio-
ne?
Ho avuto la grande fortuna
di crescere in una famiglia
dove la curiosità e la gioia
per la vita, in tutte le sue
forme, sono sempre state
al centro di tutto.
Uso la parola “fortuna” per-
ché ritengo sia stato fon-
damentale e formativo
per me.
Sono affascinato dall’arte
contemporanea, visito mu-
sei e gallerie cercando di non perdermi mostre e vernis-
sage; così come non rinuncio, compatibilmente agli im-
pegni lavorativi, a concerti e spettacoli teatrali.
Nei momenti di distacco dal lavoro, anche quelli più bre-
vi, non mi separo mai dai libri; leggere è un grande pia-
cere e una insostituibile compagnia.
All’amore per la cultura affiancherei anche la passione
per lo sport. Non pratico una disciplina specifica, ma cer-
tamente riservo un’attenzione particolare, essendo stato
un giocatore di buon livello, al tennis, che seguo da sem-
pre con grande interesse e partecipazione nei principali
eventi dei circuiti Atp e Wta.
sia per valore totale dei deal (10,5 miliardi di dollari, fon-
te Thomson Reuters al 15 ottobre 2013).
Eventuali campagne di privatizzazioni e possibili IPO po-
trebbero, inoltre, sostenere i numeri del settore, favoren-
do le uscite dei fondi e veicolando il risparmio privato
verso le aziende che puntano ad ampliarsi. Ben 11, fra le
30 transazioni top, registrano valori superiori al miliardo
di dollari, mentre aumentano gli acquisti dall’estero sul-
le corporate Italia (10 operazioni): ciò significa che il “ri-
schio Italia” non pesa nel caso di aziende sane, con mar-
chi, mercato e tecnologia ben posizionati.
Il merger Salini-Impregilo costituisce il caso più emble-
matico di consolidamento tra gruppi italiani, un ambito
che però fatica a crescere. Così come limitati rimangono
gli acquisti italiani verso l’estero, auspichiamo che altri
imprenditori si muovano con coraggio, perché la dimen-
sione è un fattore di competitività in un mercato oramai
globale: questo darebbe
un segnale forte al Paese
e incontrerebbe il supporto
del sistema bancario, che
non manca di sostenere
progetti industriali solidi e
convincenti.
Come spiegherebbe a un
imprenditore specie me-
dio piccolo, la stretta cre-
ditizia alla quale è oggi
sottoposto?
Oggi per effetto della glo-
balizzazione le aziende con
dimensioni contenute han-
no più difficoltà a trovare
i mezzi per innovare o in-
ternazionalizzarsi. Inoltre,
quanto detto sulla crisi del
Paese ha fatto sì che oggi nascano meno aziende, l’attivo
circolante si riduca e gli investimenti produttivi scarseg-
gino. Tutto ciò genera minore domanda di finanza. No-
nostante queste difficoltà il nostro gruppo ha preso una
decisione estremamente coraggiosa. Stiamo, infatti, re-
stituendo alla nostra rete estesa su tutto il territorio la ca-
pacità di erogare credito. In questo modo, pur mantenen-
do un forte presidio sul controllo dei rischi e sull’efficienza
dei processi, come richiesto dalle Autorità di Vigilanza na-
zionali ed europee, potremo essere ancora più vicini alle
aziende riuscendo ad accompagnarle nel loro percorso di
crescita e sviluppo.
INTERVISTA
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