Civiltà del Lavoro, n. 6/2014 - page 74

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INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2014
Renato Brevini
Industria meccanica – Reggio Emilia
capolavori
della
tecnologia
Con la sua azienda lei rappresenta uno dei miglio-
ri esempi dell’industria meccanica italiana. Quanto è
consolidata la fama di cui il settore gode all’estero?
La Brevini è attiva in due aree di business strategiche: la
trasmissione di potenza (i riduttori) e l’oleodinamica. In
questi settori Brevini Power Transmission e Brevini Flu-
id Power sono riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo
grazie alla qualità dei prodotti ma prima ancora grazie
alla qualità delle nostre persone, che immediatamente
si traduce in “servizio al cliente”. Abbiamo sviluppato un
modello operativo di dialogo con i clienti che spesso di-
venta partnership vera e di lunga durata. Questo credo
sia il senso profondo del nostro operare: avere forti lega-
mi con i clienti e, sulla base della reputazione che ci co-
struiamo “sul campo”, attivare relazioni con nuovi clienti
e con nuovi mercati.
Siamo presenti in settori strategici: la produzione di ener-
gia, le miniere, le macchine agricole e quelle per le co-
struzioni. Costruiamo soluzioni per il settore marino e per
i grandi zuccherifici. Siamo a pieno titolo nel segmento
delle multinazionali italiane a capitale familiare che si
posizionano nel “medium tech”, la manifattura tecnolo-
gicamente sofisticata che è un bel primato italiano. Sia-
mo riconosciuti e rispettati nel mondo perché sappiamo
combinare la forza delle radici industriali e artigiane del
“fare, e fare bene”, ben salde nelle nostra cultura d’im-
presa, con una vivace tendenza all’innovazione. Manifat-
tura d’avanguardia, dunque, vista come combinazione ori-
ginale d’industria e tecnologia, che oggi vale un fatturato
di 420 milioni, con l’export che incide per quasi il 90%. È
questo il nostro biglietto da visita.
Quali sono i concorrenti più agguerriti? E quali quelli
realmente temibili?
Diversi studi recenti confermano la crisi dell'Italia, nono-
stante i timidi segnali di ripresa del pil. La meccanica è un
settore maturo, ma abbiamo creato nuove specializzazioni
e oggi è di gran lunga il settore più importante per surplus
commerciale con l’estero. Sui mercati esteri per dinami-
ca del fatturato industriale abbiamo addirittura battuto la
È fondatore e presidente di Brevini Group,
uno dei leader mondiali nei riduttori
e trasmissioni meccaniche.
Ha stabilimenti in Italia, Germania, Cina
e impiega 2.500 dipendenti.
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