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INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2014
Vittorio Colao
Telecomunicazioni – Londra
tecnologie
ad altissima
affidabilità
Con il suo curriculum – Bocconi, Mba ad Harvard e pri-
mi incarichi in McKinsey&Co – immaginiamo avesse
porte spalancante in qualsiasi settore. Cosa la spinse
a lanciarsi nelle telecomunicazioni con la Omnitel, che
all’epoca del suo ingresso era soltanto una startup?
I motivi per cui nel 1996 decisi di lasciare la sicurezza
della consulenza e di McKinsey per andare nella startup
Omnitel stanno tutti nella sfida che solo una startup tec-
nologica può assicurare.
Le comunicazioni mobili promettevano un grande futuro,
il gruppo di persone coinvolte – a partire da Caio e Sca-
glia – era giovane, dinamico, privo di vincoli e la possibi-
lità a 35 anni di andare a sfidare un potente monopolista
come Telecom Italia era molto allettante.
Gli azionisti erano internazionali e ci davano carta bianca,
con il business plan come unico vero vincolo e la richiesta
di creare un’azienda eccellente, partendo da un debito ri-
levante ma anche una piattaforma tecnologica di grande
futuro. A 35 anni non si può chiedere di più.
È un manager molto apprezzato a livello internazio-
nale. A questo punto della carriera, quali obiettivi ci
si prefiggono?
Quando si ha la fortuna di condurre una delle maggiori
aziende europee da oltre sei anni – e di esser parte del
gruppo di leadership da una dozzina di anni – non credo
ci si possa prefiggere obiettivi “di carriera”, ma penso ci
si debba porre obiettivi di impatto di lungo termine e di
“legacy”: io oggi tengo molto alla qualità e forza mana-
geriale del corpo dirigente di Vodafone nel mondo, al raf-
forzamento del brand nei confronti dei clienti, all’ammo-
dernamento tecnologico e alla trasformazione digitale per
cui stiamo investendo alcune decine di miliardi di euro.
I risultati economico-finanziari e i ritorni per gli azionisti
discendono quasi unicamente da queste tre cose.
Quale futuro intravede per la telefonia mobile? In par-
ticolare per i servizi a valore aggiunto?
Non credo si debba parlare di telefonia ma di comunica-
È amministratore delegato del Gruppo Vodafone
dal 2008. Oggi è la seconda compagnia
di telefonia mobile su scala mondiale.
È presente in 30 paesi con 252 milioni di clienti
e 95.000 dipendenti.
