Civiltà del Lavoro, n. 6/2014 - page 86

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INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2014
Claudio Del Vecchio
Abbigliamento – New York
il
marchio
che piace
alla
casa bianca
Sin da ragazzo ha privilegiato esperienze lavorative
all’estero. Una sua scelta o anche un suggerimento
della sua famiglia?
Nel 1981, quando in Luxottica si è creata l’opportunità di
poter distribuire i nostri prodotti in Germania, non aveva-
mo una struttura dedicata a questi progetti e così io, che
in quel momento dirigevo la distribuzione in Italia, sono
diventato il logico responsabile di questa nuova avventura.
Questa quindi è stata una mia scelta, supportata dalla mia
famiglia. Da lì all’America il passo è stato molto naturale.
Come nasce l’acquisizione di Brooks Brothers Group?
Brooks Brothers è un marchio che mi ha sempre appas-
sionato. Fin da giovane mi aveva incuriosito il fatto che
l’avvocato Agnelli comprasse le camicie da Brooks e quin-
di, quando sono arrivato a New York, il primo negozio
che visitai fu proprio quello e ne diventai subito appas-
sionato cliente.
Qualche anno dopo riuscii anche ad acquisire la licenza
del marchio per gli occhiali, cominciando quindi anche a
conoscere la direzione.
Nel 2001 Brooks Brothers fu messa in vendita ed io in
quel momento vidi la grossa opportunità di poter ripor-
tare il marchio agli antichi splendori.
Vestire personaggi pubblici, che siano politici o star del
cinema, rappresenta sempre un plus per un’azienda.
Come nascono e si coltivano questo tipo di relazioni?
Brooks Brothers ha sempre vestito personaggi pubblici,
ne è la prova che 39 presidenti americani su 43 sono sta-
ti nostri clienti.
Naturalmente nei primi anni non esistevano uffici di pub-
bliche relazioni e quindi Brooks Brothers contava sul pas-
saparola dei propri clienti per attrarne di nuovi.
L’abilità di soddisfare qualsiasi richiesta e il grande grado
di innovazione che ha sempre caratterizzato la ditta ha
È presidente e amministratore delegato
di Brooks Brothers Group. Ha rilanciato lo storico
marchio di camicie costruendo intorno ad esso
un polo della moda.
Oggi è presente in 40 paesi con 500 punti
vendita. 6.000 i dipendenti.
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