Civiltà del Lavoro, n. 1/2015 - page 24

CIVILTÀ DEL LAVORO
I • 2015
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oggi una realtà italiana privata che nel 2014 ha realizza-
to un fatturato di 160 milioni di euro di cui il 75% all’ex-
port in 105 paesi, attraverso società controllate al cento
per cento: Zonin Usa, Zonin UK e Zonin China. E la nuova
generazione con i figli Domenico, amministratore dele-
gato, Francesco e Michele, vice presidenti, porterà avanti
con passione la sfida della famiglia nel mondo del vino.
Il mondo del vino dagli anni del dopoguerra è mutato ci-
clicamente con l’evolversi degli stili di vita e dei consumi.
Fin dagli anni Sessanta ci siamo resi conto che il piccolo
mondo di Gambellara non bastava più per sostenere le
nuove sfide di mercato.
Il primo passo fu appena fuori provincia, nella zona di Ne-
grar in Valpolicella. Da allo-
ra non ci siamo più fermati.
Negli anni Settanta entra-
no a far parte dei vigneti
di famiglia le tenute di Cà
Bolani e Cà Vescovo nella
zona di Aquileia in Friuli,
poi seguono Castello d’Al-
bola, nel cuore del Chian-
ti Classico, quindi San Gi-
mignano.
Negli anni Ottanta si ag-
giungono in Piemonte il Ca-
stello del Poggio ad Asti e Il
Bosco nell’Oltrepo’ Pavese.
Negli anni Novanta anco-
ra un acquisto in Toscana,
questa volta in Maremma.
Poi il Sud, con il Feudo
Principi di Butera in Sici-
lia e la Masseria di Alte-
mura in Puglia.
La viticoltura è diventata
globale, nel mondo si sono
affermati nuovi competi-
tor. Ci si deve confrontare
anche con la California, il
Cile, l’Australia. Di fronte
a questa globalizzazione del mercato e alla internazio-
nalizzazione del gusto, per fronteggiare una concorren-
za mondiale che appare ormai in grado di produrre vini
tecnicamente molto buoni, anche se privi di storia e di
terroir, abbiamo pensato che la strada da percorrere fos-
se una sola: puntare su vini dotati non solo di altissima
qualità, ma anche dell’imprinting di un territorio di ori-
gine d’eccezione.
Quindi gli investimenti al sud, come scelta strategica per
produrre i grandi vini del futuro, con una precisa carta d’i-
dentità, valorizzando, come nella aziende già consolida-
te nella altre regioni, le varietà tipiche del territorio Nero
d’Avola, Primitivo, Insolia, Fiano, trovando al tempo stesso
una mediazione con il gusto internazionale. Expo2015 sa-
rà un evento epocale, ma non potrà ridursi a una grande
vetrina merceologica. Sarà un grande momento di con-
fronto sulle strategie di sviluppo del pianeta, dell’utilizza-
zione delle risorse, del riequilibrio tra Nord e Sud. Nutri-
re il pianeta non può restare soltanto uno slogan. Come
ha ricordato recentemente anche Papa Francesco, la ter-
ra non è nostra ma noi ne
siamo soltanto i custodi e
dobbiamo dimostrare di es-
sere all’altezza del compito
che ci è stato affidato.
Si parla molto di sostenibi-
lità. In questo campo il no-
stro impegno risale a scelte
strategiche lontane.
Il rispetto e la cura per l’am-
biente sono valori fonda-
mentali per la nostra azien-
da: ci riteniamo impegnati
a restituire all’ambiente le
risorse che ci ha fornito e
poniamo, nella ricerca del-
la qualità, una cura scrupo-
losa in ogni fase della la-
vorazione, dalla vigna alla
cantina, alla bottiglia. Con
un team di 32 enologi e
agronomi abbiamo avvia-
to fin dal 2008 un rigoro-
so programma di business
sostenibile, nel rispetto dei
parametri fissati dall’OIV e
dalla Comunità scientifi-
ca internazionale, secon-
do tre linee strategiche: riduzione delle emissioni di Co
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,
riduzione dei consumi idrici, tutela della biodiversità e
del paesaggio.
In tutte le nostre tenute siamo impegnati in un percorso
che ci condurrà all’autosufficienza energetica attraverso
il ricorso a fonti rinnovabili: oggi siamo al 56% del fab-
bisogno complessivo, ottenuto con l’installazione di pan-
Gianni Zonin
RISPETTO DELL’AMBIENTE,
RICERCA DELLA QUALITÀ,
TRADIZIONE E INNOVAZIONE
SONO VALORI FONDAMENTALI
PER LA ZONIN
copertina 1...,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23 25,26,27,28,29,30,31,32,33,34,...copertina 4
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