Civiltà del Lavoro, n. 6/2014 - page 105

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INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2014
la casa (letto e bagno) con l’azienda americana Fieldcrest.
Nei successivi quattro anni realizzammo con questa azien-
da quattro collezioni di grande successo.
A quel punto la T&J Vestor di Golasecca (Varese), azien-
da della mia famiglia Torrani&Jelmini e già produttrice in
quel settore, ci propose una licenza ampliando la colle-
zione con tappeti e tessuti di arredamento.
Nel 1997 quando decisi di lasciare nelle mani di mia fi-
glia Angela il timone della moda, mi resi conto che la Ca-
sa stava diventando Moda e decisi di dedicarmi a tempo
pieno alla collezione per la Casa e nacque Missoni Home.
Nel 1983, su invito dello scenografo Pierluigi Pizzi, cream-
mo i costumi per “Lucia di Lammermoor” alla Scala con
Luciano Pavarotti/Edgardo Il cavaliere nero e Luciana Ser-
ra/Lucia, secondo Ottavio l’opera più adatta ad essere in-
terpretata da noi con i nostri materiali e i nostri pattern.
Quale caratteristica vorrebbe che l’azienda Missoni
conservasse nel tempo?
Il gusto dell’atelier-laboratorio, il piacere di lavorare in ma-
niera quanto più possibile artigianale, il contatto-dialogo
con i dipendenti, ai quali è richiesta la realizzazione dei
prodotti, e il piacere del lavoro di squadra.
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