Civiltà del Lavoro, n. 1/2015 - page 34

CIVILTÀ DEL LAVORO
I - 2015
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INCHIESTA
no crollati di oltre il 43% durante il quinquennio della cri-
si. Gli effetti sull’indotto industriale sono stati devastanti.
Il trend negativo sembra, però, aver segnato una battuta
d’arresto con l’ultima legge di stabilità. Per il 2015 la spesa
per investimenti pubblici salirà a 36,8 miliardi di euro dai
36,4 del 2014, fino ad arrivare a 38,4 miliardi di euro nel
2017. In termini percentuali la spesa si attesterà intorno
al 2,2% del Pil, contro una previsione tendenziale del 2%.
Si tratta di un segnale certamente positivo. Per questo va
dato atto al Governo dello sforzo fatto per invertire, per
la prima volta dopo anni, il segno recessivo della spesa
per investimenti pubblici, sebbene si sia ancora lontani
dall’effettivo fabbisogno finanziario del settore.
Cosa si potrebbe fare di più per far sì che il settore
delle opere pubbliche dia un contributo significativo
all’uscita dalla crisi e alla ripresa delle crescita?
Confindustria ha da tempo indicato la soglia del 3% come
obiettivo per colmare il ritardo infrastrutturale accumulato
dal nostro Paese negli ultimi 20 anni. Seppur moderato in
termini assoluti, il nuovo corso inaugurato dalla legge di
stabilità potrebbe ulteriormente rafforzarsi grazie alle re-
centi iniziative europee in materia di investimenti pubbli-
ci e politiche di bilancio. Il crollo del mercato complessivo
degli investimenti non ha infatti riguardato solo l’Italia, ma
numerosi Paesi europei, seppur con i dovuti distinguo na-
zionali. A livello Ue la riduzione, tra investimenti pubblici
e privati, nel quinquennio 2008-2013 è stata del 14,2%,
con effetti significativi sul tasso di crescita, fermo intor-
no al 2%; in Italia è stata del 25,4%, con un’inevitabile e
persistente recessione. In questo quadro, la nuova Com-
missione Juncker ha dato qualche segnale di discontinui-
tà sulla strategia del rigore. Mi riferisco al Piano di inve-
È esponente di una delle maggiori imprese di costru-
zione del Paese e presidente del Comitato tecnico In-
frastrutture, logistica e mobilità di Confindustria. Come
ha inciso la crisi sull’andamento del settore?
Opere pubbliche, infrastrutture, servizi di trasporto e mo-
bilità sono asset strategici per la crescita economica del
Paese. Ciononostante le politiche economiche di que-
sti ultimi anni non hanno sufficientemente valorizzato il
ruolo chiave degli investimenti in infrastrutture quale vo-
lano anticiclico in risposta alla crisi economica. Dal 2008
al 2013 le politiche di austerity hanno colpito in manie-
ra particolare la spesa per investimenti fissi lordi, che so-
pronti a
fare
la
nostra parte
Va dato atto al Governo dello sforzo fatto per invertire, dopo anni, il segno recessivo della spesa
per investimenti pubblici, sebbene, afferma Vittorio Di Paola, presidente del Comitato tecnico
infrastrutture, logistica e mobilità di Confindustria, si sia ancora lontani dall’effettivo
fabbisogno finanziario del settore.
Vittorio Di Paola
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