CIVILTÀ DEL LAVORO
I - 2015
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INCHIESTA
e celerità nella spesa di fondi, non solo di origine Ue, per
opere pubbliche attese da decenni.
Nel quadro di una visione di Paese “export oriented”, per
la quale il fattore tempo non è variabile irrilevante, la rea-
lizzazione e la funzionalità di una rete infrastrutturale ade-
guata alle esigenze del sistema produttivo, diventa, quin-
di, la sfida preminente. Spingere l’Italia – percepita anche
nella sua funzione di “prodotto” complessivo da “vende-
re” sui mercati insieme con il suo appeal e il suo stile di
vita (italian way of life) ricorrendo ad uno storytelling di
profilo internazionale – in questo senso di marcia significa
rendersi conto che occorre giocare una partita incentrata
anche e soprattutto sulla volontà e sull’entusiasmo di tutti.
Ma è certamente urgente e non più procrastinabile un
intervento di semplificazione normativa e di totale sbu-
rocratizzazione delle capacità operative dei singoli livelli
istituzionali ed amministrativi.
Come è altrettanto chiaro che occorre arrivare alla ridefini-
zione delle competenze della filiera istituzionale renden-
dola finalmente virtuosa nell’accompagnamento del “fa-
re”, mentre spesso appare “votata” a porre ostacoli. Solo
così si recupera la capacità attrattiva degli investimenti
È URGENTE E NON PIÙ PROCRASTINABILE UN INTERVENTO
DI SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA E DI TOTALE
SBUROCRATIZZAZIONE DELLE CAPACITÀ OPERATIVE
DEI SINGOLI LIVELLI ISTITUZIONALI ED AMMINISTRATIVI
privati, anche attraverso progetti di finanza, che oggi, in-
vece, sono fortemente disorientati e demotivati dall’as-
soluta incertezza rispetto alla possibilità di raggiungere
gli obiettivi prefissati secondo la cronologia immaginata.
È, quindi, in questo mix di interventi concreti e di rilancio
della coscienza del valore immateriale del brand Italia,
così apprezzato all’estero, che risiede il principale punto
di riferimento per avviare il necessario cambiamento di
“clima competitivo” di cui tutte le componenti del Paese
avvertono un grande bisogno.
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Agostino Gallozzi è stato nominato Cavaliere del
Lavoro nel 2004. Ha sviluppato l’azienda di famiglia,
cui fanno capo numerose società che operano
nell’intero comparto della logistica marittima
e portuale.