Civiltà del Lavoro, n. 1/2015 - page 45

CIVILTÀ DEL LAVORO
I - 2015
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INCHIESTA
EDILIZIA
MOTORE PER LA
RIPRESA
di Antonio Colombo, Presidente Colombo Costruzioni
re qualche timido segnale di ripresa, si trova ancora in
una fase critica.
I principali indicatori mostrano come la caduta dell’attivi-
tà produttiva nel settore continui a manifestare i suoi ef-
fetti negativi, sia sull’occupazione che sul tessuto produt-
tivo. Non voglio snocciolare troppi numeri, ne bastino un
paio: dall’inizio della cri-
si il comparto ha perso ol-
tre mezzo milione di po-
sti di lavoro (che salgono
a quasi 800mila se si tie-
ne conto anche dei settori
collegati alle costruzioni);
e nel solo anno 2013 – ul-
timo dato disponibile per
questo genere di rilevazio-
ni – sono uscite dal mer-
cato 18mila imprese di co-
struzioni con dipendenti.
Ci rendiamo conto che su
questi lavoratori fanno af-
fidamento almeno altret-
tante famiglie? Stando alle
stime per il 2015, si confer-
ma il proseguimento della
riduzione degli investimen-
ti in costruzioni. Alcune mi-
sure che sono state prese
dal Governo sono sicura-
mente apprezzabili, ma
non bastano. La proroga del potenziamento degli incen-
tivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l’efficienta-
mento energetico, oltre ad alcuni provvedimenti relativi
alle opere pubbliche, vanno nella direzione giusta. Inol-
tre, l’attenzione che il Governo ha posto verso l’edilizia
»
QUELLO DELL’IMPRENDITORE
edile è un
mestiere meraviglioso. Sempre più complicato e impe-
gnativo, ma che può dare enormi soddisfazioni. L’ho fat-
to per tutta la vita e non credo che lo cambierei mai. La
Colombo Costruzioni esiste da oltre un secolo, quest’anno
sono 110 anni di attività e, ormai alla quinta generazione,
ha accumulato esperienze
e competenze che ci con-
sentono di metterci conti-
nuamente alla prova e ac-
cettare sfide sempre più
avvincenti quanto all’in-
novazione tecnologica e
ai sistemi di gestione dei
lavori costantemente all’a-
vanguardia. E, nonostante
queste considerazioni di-
mostrino l’entusiasmo e la
passione per il mio lavoro,
non posso non riconoscere
quanto sia faticoso andare
avanti, alla luce degli enor-
mi problemi che sono cre-
sciuti, in maniera smisura-
ta, negli ultimi anni per gli
operatori del settore.
Sorvolo sulle complicazio-
ni normative e burocrati-
che di cui, pure, si legge
continuamente sui media
e che complicano non poco la vita delle imprese: in mo-
menti felici di mercato queste potrebbero, forse, essere
tollerate ma, in una congiuntura sfavorevole come quel-
la che il settore sta attraversando ormai da sei anni, non
sono accettabili. Il mercato oggi, seppure lasci intravede-
Antonio Colombo
Necessarie misure urgenti e scelte radicali per una nuova politica di settore
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