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CIVILTÀ DEL LAVORO
II • 2014
rispetto a quella che viene considerata una invadenza da
parte dell’Europa. Tanto che tutti abbiamo tirato un so-
spiro di sollievo quando recentemente abbiamo saputo
che il Tribunale costituzionale tedesco aveva investito la
Corte di Giustizia Europea nella interpretazione della va-
lutazione dei meccanismi di
salvataggio delle banche,
della stabilità. In realtà ab-
biamo letto male la notizia,
quel tribunale ha deciso di
attendere la decisione del-
la Corte di Giustizia, ma poi
sarà lui a decidere.
Non c’è più il giudice di Ber-
lino, o c’è un giudice diverso
che si occupa solo della Ger-
mania, ma in realtà quello
che era il giudice di Berli-
no ha cambiato indirizzo, ha
cambiato città. C’è un giu-
dice a Strasburgo, la Corte
Europea dei Diritti dell’Uo-
mo, e un giudice a Lussem-
burgo, la Corte di Giustizia.
Spesso e volentieri tutti fac-
ciamo confusione, anche chi
dovrebbe intendersene, tra la Corte di Strasburgo e la Cor-
te di Giustizia dell’Unione europea. Sono due cose diver-
se, ma strettamente collegate tra loro alla luce del Trat-
tato di Lisbona.
La Corte di Strasburgo è fondamentale per la tutela dei
HO PREFERITO PARLARE
dopo il professor Qua-
drio Curzio non per una questione di precedenza – prima
l’economia poi il diritto – ma per dimostrare che, oltre a
quello che potrebbe attenderci secondo quanto da lui pro-
spettato, già adesso c’è qualche valore europeo significa-
tivo che rischiamo di buttare
via in una prospettiva anti-
europea, o anti-euro, che
sembra permeare le pros-
sime elezioni.
Un tempo – ricordate la sto-
ria del mugnaio di Postdam
– si diceva che c’era un giu-
dice a Berlino. Infatti il mu-
gnaio, a cui si voleva por-
tare via il proprio mulino,
resistette dicendo: “C’è un
giudice a Berlino”. Ed ebbe
ragione.
Stiamo parlando molto di
ESME, di Fiscal Compact, di
Six Pack. In tempi di crisi si
è tentati di dire che a Ber-
lino non c’è più un giudice,
c’è un banchiere e che tutti
i problemi vengono da questo
fatto. In realtà a Berlino c’è ancora un giudice, anche se
non è a Berlino ma a Karlsruhe, la sede del tribunale co-
stituzionale tedesco, ma è un giudice che guarda soprat-
tutto all’identità tedesca, al ruolo del Parlamento tedesco,
ai valori della Costituzione tedesca, cercando di difenderli
QUEI
VALORI
CHE
NON
POSSIAMO
SMARRIRE
di Giovanni Maria Flick, Presidente emerito della Corte Costituzionale
L’Europa ci ha assicurato cinquant’anni di pace nella seconda metà di un “secolo breve”,
nella cui prima metà abbiamo avuto due guerre che sono state definite mondiali ma che
sopratutto sono state europee.