Civiltà del Lavoro, n. 2/2014 - page 44

CIVILTÀ DEL LAVORO
II - 2014
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DOSSIER
NUOVE
OPPORTUNITÀ
PER I
LAUREATI
In dieci anni sono raddoppiati i giovani italiani che cercano fortuna all’estero, da 50mila a 106mila.
Per arginare questo fenomeno il governo sta elaborando un piano per offrire maggiori opportunità
di lavoro adeguato alla preparazione dei nostri talenti.
a 106mila. Allarmanti an-
che i dati offerti dal centro
di ricerche demoscopiche
Demos, secondo il quale i
giovani tra i 25 e i 34 an-
ni che pensano che l’uni-
ca speranza di carriera sia
all’estero sono passati dal
48,8% del 2008 ai 63,6%
del 2013.
La metà degli italiani che
“fuggono” dall’Italia vanno
in Gran Bretagna. Secondo i
dati ufficiali Aire (Anagrafe
Italiani Residenti all’Estero)
nel 2013 la Gran Bretagna
è diventato il primo Pae-
se mondiale di emigrazio-
ne per gli italiani, con 12.904 espatri ufficiali: l’incremen-
to rispetto al 2012 è del 71,5%. E anche in questo caso il
boom di espatri verso il Regno Unito è stato registrato so-
prattutto nella fascia dei 20-40enni: lo scorso anno sono
approdati oltremanica 8.487 italiani in quella fascia d’e-
tà, con un incremento dell’81% rispetto al 2012. Più nu-
merosi i 20-30enni (4.351), rispetto ai 30-40enni (4.136).
A livello più generale, anche il 2013 ha visto crescere l’e-
migrazione ufficiale italiana verso l’estero: 94.126 i con-
nazionali espatriati, con un incremento del 19,2% rispetto
al 2012 (anno nel quale la crescita era stata pari al 30%).
Oltre a sfiorare quota 100mila unità, l’emigrazione ha fat-
to registrare in soli due anni un incremento del 55% (dai
60.635 del 2011). Per fare un paragone, è come se nel
2013 l’intera città di Alessandria si fosse trasferita all’este-
“BISOGNA
rendere le
condizioni di reclutamento
dei ricercatori, di attrazione
dei talenti stranieri, di per-
manenza dei talenti italiani,
comparabili a quelle interna-
zionali, semplificate e possi-
bili”. Lo ha detto il ministro
dell’Istruzione, dell’Univer-
sità e della Ricerca Stefania
Giannini, partecipando il 9
maggio a Roma a un con-
vegno sulla ricerca aerospa-
ziale. Il governo sta in effet-
ti elaborando un piano per
offrire ai giovani “talenti”,
italiani ma anche stranieri,
maggiori opportunità di la-
voro adeguato alla loro preparazione.
Il problema della cosiddetta “fuga dei cervelli”, infatti, ri-
guarda la difficoltà del nostro Paese, nel settore pubbli-
co, ma anche in quello privato, di offrire lavoro di qualità
ai superlaureati italiani o stranieri. Si calcola che dei circa
10mila giovani che ogni anno completano un dottorato,
solo un migliaio trovino occupazione negli atenei o nei
centri di ricerca privati. Gli altri debbono accontentarsi di
lavori meno adeguati alle loro qualificazioni oppure deb-
bono cercare fortuna all’estero. E molti vanno all’estero.
Secondo Almalaurea, il consorzio che riunisce 64 atenei,
sono tra 5 e 6mila i giovani laureati che ogni anno vanno
a lavorare all’estero. E sono tra i migliori. Nell’ultimo de-
cennio, si calcola che gli under 35 emigrati sono più che
raddoppiati rispetto ai dieci anni precedenti, da 50mila
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