Civiltà del Lavoro, n. 2/2015 - page 55

INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
II - 2015
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nali a supporto dello sviluppo degli investimenti all’estero.
In sintesi, potremmo definire il nostro aiuto una sorta di
ulteriore opzione di percorso a supporto delle valutazioni
e delle decisioni degli operatori Italiani.
La Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro as-
socia imprenditori e manager che hanno ricevuto l’o-
norificenza di Cavaliere del Lavoro.
Alcune tra le più antiche aziende al mondo, ancora
attive, e alcune tra le più grandi per il nostro Paese,
sono guidate da un Cavaliere del Lavoro.
Che messaggio vorrebbe far pervenire ai Cavalieri del
Lavoro circa il Commonwealth e il Regno Unito?
Ritengo che riuscire a ottenere l’attenzione dei Cavalieri
del Lavoro sia molto importante.
La Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e l’ono-
rificenza in quanto tale sono elementi di assoluta e pre-
minente distinzione e successo, per cui è certamente di
interesse per l’organizzazione del Commonwealth avviare
e intrattenere una relazione privilegiata con la Federazione
Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e con i suoi membri.
»
Questa, però, è solo parte di una risposta maggiormente
articolata alla domanda. Quando consideriamo le oppor-
tunità di leverage, specie per un Paese non membro del
Commonwealth come l’Italia, va tenuta presente la pos-
sibilità tramite l’interazione con la nostra organizzazione,
di favorire o migliorare il dialogo con paesi nei confronti
dei quali essa non abbia già una tradizione lunga e con-
solidata, come nel caso di Malta, del Regno Unito o di Ci-
pro (che sono membri della Ue).
Uno degli elementi di maggiore impatto sul successo o
meno di una iniziativa di carattere economico, nella mia
esperienza passata, è infatti rappresentato dalla compren-
sione delle possibili problematiche o, per così dire “insi-
die”, che possono sorgere nell’interazione in territori non
perfettamente conosciuti come, ad esempio, alcuni stati
africani o in Malesia.
Noi, come organizzazione, possiamo supportare le azien-
de e gli operatori italiani, nell’identificazione di partner
affidabili con cui interagire.
Ciò anche a complemento dell’ottimo lavoro e supporto
fornito dalla vostra rete di ambasciate e di strutture nazio-
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